Gli interventi dell’Asse 3 hanno contrastato le forme differenti di marginalità e disagio, di povertà e discriminazione, promuovendo invece l’inclusione sociale e aumentando la capacità di autodeterminarsi delle persone. I principi guida di tutti gli interventi sono stati: equità, solidarietà, partecipazione e sussidiarietà, con la finalità di supportare autodeterminazione, formazione e inserimento lavorativo.
I progetti hanno contrastato il fenomeno della povertà abitativa, garantendo il diritto all’abitare, con particolare attenzione ai diversamente abili e ai loro familiari, ma hanno anche sostenuto attività imprenditoriali in aree ad elevata criticità socioeconomica, per favorire l’inclusione attiva dei soggetti più svantaggiati.

 

PROGETTI:

 

  1. PERCORSI NUOVI di Accompagnamento all’Abitare e Risanamento Urbano

Il progetto ha contrastato l’emergenza abitativa e ridotto la povertà sociale aggravata dall’emergenza COVID-19. Ulteriore punto di arrivo è stato accompagnare i nuclei familiari disagiati in un percorso integrato, dando la possibilità di cogliere e valorizzare le nuove opportunità, scegliendo quelle più funzionali a un loro benessere socio-economico. In alcuni casi, infatti, sono stati sviluppati progetti personalizzati, costruiti sulle reali esigenze del singolo o del nucleo familiare di riferimento, coinvolgendo la rete di servizi del territorio e i servizi sociali per migliorare il benessere e l’integrazione sociale del destinatario.

Nel dettaglio, il progetto ha sostenuto l’inclusione attiva, l’attivazione di politiche attive del lavoro, percorsi formativi per l’inserimento lavorativo, sociale ed educativo, favorendo il mantenimento delle abitazioni assegnate e contribuendo al superamento delle criticità che determinano l’instabilità abitativa e la vulnerabilità economica, socio-educativa e sanitaria.

I servizi sono stati attivati dal Comune di Messina, grazie a Messina Social City, l’ente dotato di competenze specifiche nell’accompagnamento sociale e nel superamento del disagio abitativo.

 

  1. Completamento PERCORSI NUOVI di Accompagnamento all’Abitare e Risanamento Urbano

Il progetto ha ridotto la fragilità economica e sociale dei nuclei familiari in condizione di disagio abitativo, in particolare per quelli residenti negli ambiti di risanamento; si sono sostenute infatti l’inclusione attiva e l’attivazione di politiche attive del lavoro ma anche percorsi formativi per l’inserimento lavorativo, sociale ed educativo. L’obiettivo è contribuire al superamento delle situazioni di criticità che determinano l’instabilità abitativa, la vulnerabilità economica, socio-educativa e sanitaria.

Il progetto ha promosso azioni di inclusione attiva ma anche l’imprenditorialità come strumento di accesso al lavoro. L’iniziativa ha coinvolto l’Azienda Speciale Messina Social City, accanto al Comune di Messina.

 

  1. STRADA FACENDO–Stazione Centrale: “Mai più ultimi”

L’intervento ha l’obiettivo di ridurre la marginalità estrema e promuovere interventi di inclusione a favore delle persone senza fissa dimora. Gli obiettivi sono specifici ma hanno un approccio completo. È stato attivato un servizio di pronto intervento a bassa soglia su una postazione fissa e un’unità di strada mobile: un primo punto di incontro che vuole essere una base operativa e di raccordo delle iniziative di aiuto anche durante le emergenze. La struttura è integrata con la rete di volontariato e con i servizi socio-sanitari.

Il servizio svolge diversi compiti:

  • rilevare i bisogni delle persone nel territorio;
  • fornire informazioni e orientare l’utenza nel rispetto dell’offerta dei Servizi sul territorio;
  • effettuare l’invio al Servizio Sociale Professionale per costruire percorsi condivisi e individualizzati sulla base delle esigenze personali e delle risorse disponibili;
  • valutare le situazioni di urgenza attivando risorse per risolvere o contenere le emergenze.

La base operativa per gestire il primo approccio agli homeless è in Piazza della Repubblica, antistante la stazione centrale, al piano terra dell’edificio Palazzo Satellite. Lo spazio prevede una unità fissa con funzioni di consulenza, distribuzione del materiale e supporto, una unità di strada mobile attiva prevalentemente in orario notturno e uno spazio dedicato alle realtà di volontariato e associative.

L’intervento, poi, ha trovato risposte alternative alle esigenze della popolazione senza fissa dimora presente sul territorio e ha instaurato collaborazioni e convenzioni che hanno facilitato la costruzione di percorsi. Inoltre, è stato promosso il coordinamento delle realtà pubbliche, private e di volontariato che operano a favore dell’emarginazione adulta e delle persone senza dimora sul territorio, ha attivato momenti di studio, confronto e ricerca sociale per comprendere il fenomeno ed elaborare metodologie e strategie di lotta all’esclusione sociale.

 

  1. WAY-Welfare Activity for Young

L’intervento vuole migliorare l’inclusione e coesione sociale in quartieri con situazioni di degrado fisico e marginalità socio-economica, soprattutto nei casi in cui sono accompagnati da illegalità diffusa e criminalità. L’obiettivo è incidere e modificare la qualità della vita della comunità, riducendo i fattori di rischio. L’intervento ha alleviato il lavoro di cura dei nuclei familiari in cui sono presenti soggetti con disabilità e non autosufficienti, integrandolo con azioni di accompagnamento per l’inclusione attiva e strutturando o rafforzando i servizi di prossimità.

L’intervento ha individuato percorsi di inclusione attiva per i destinatari e i loro familiari (persone con disabilità e soggetti non autosufficienti e caregiver), ha attivato il sostegno all’inclusione attiva delle persone con disabilità riconoscendo contributi per l’accesso ai servizi socio-educativi-riabilitativi, ma anche a borse lavoro e attività formative. È stato anche avviato l’accompagnamento dei soggetti con disabilità dal domicilio ai centri riabilitativi per attuare il percorso di inclusione sociale, come è stato attivato il servizio di aiuto domestico per soggetti affetti da disabilità grave, per favorire la permanenza dei cittadini nel proprio nucleo familiare e nel contesto sociale di appartenenza.

 

  1. Centri Socio-Educativi per il contrasto ai fenomeni di disagio e sostegno alla genitorialità

Il progetto è rivolto in particolare ai giovani che vivono condizioni di disagio familiare ed è incentrato su azioni di inclusione e coesione sociale, grazie a nuovi servizi di prossimità a scopo sociale, culturale, imprenditoriale e processi di animazione territoriale rafforzati. L’attuazione del progetto ha permesso di erogare servizi alla famiglia e attivare percorsi personalizzati per soggetti vulnerabili per il sostegno lavorativo e la formazione.

Nel dettaglio, l’investimento prevede:

  • interventi di inclusione attiva per i soggetti fragili;
  • promozione di percorsi di animazione culturale;
  • servizi con finalità pedagogico-educative e sociali;
  • valorizzazione di percorsi e attività di accompagnamento, coaching, formazione e orientamento al lavoro;
  • creazione di supporto alla co-progettazione;
  • sostegno alla realizzazione di ipotesi progettuali con piccoli sussidi;
  • trasformazione di reti e progetti iniziali di innovazione sociale in organizzazioni strutturate e sostenibili.

 

  1. Completamento WAY (Welfare Activities for Young) – Percorsi di inclusione attiva

L’intervento si è inserito in un contesto sociale caratterizzato da differenze tra una zona della città e l’altra, a livello di mancato accesso all’istruzione, agli spazi creativi, culturali e sportivi. Il programma ha rafforzato il sistema dei servizi sociali vicini alla vita quotidiana dei cittadini della Città di Messina attraverso un intervento integrato che prevede servizi socioeducativi e la (ri)attivazione personale dedicata a giovani e adulti in condizione di vulnerabilità e a rischio marginalità sociale ed economica. Il progetto è partito dalle pratiche e dai servizi esistenti, ma ha anche creato nuove relazioni e collaborazioni. Ha contemporaneamente attivato azioni di accompagnamento per l’inclusione attiva moltiplicando le risorse impegnate. L’iniziativa si è posta come obiettivo quello di garantire opportunità culturali, sociali e formative per costruire una società sempre più inclusiva. In particolare, sono state attuate diverse azioni riconducibili a:

  • interventi di inclusione attiva per soggetti fragili;
  • valorizzazione di percorsi e attività di accompagnamento e orientamento al lavoro;
  • strutturazione e rafforzamento di servizi sociali vicini alla quotidianità degli utenti.

Il progetto ha anche favorito l’alleanza educativa tra il sistema sportivo e quello del Terzo Settore e ha sostenuto l’associazionismo sportivo di base che opera in contesti territoriali difficili, in collaborazione con altri soggetti operanti sul territorio. Lo sport e i suoi valori educativi sono stati usati come strumenti di sviluppo e inclusione sociale.

 

  1. Piani personalizzati in favore dei minori disabili

Il progetto è stato rivolto a studenti minori con disabilità certificata e riconosciuti come disabili in condizione di gravità a cui era stata espressamente prescritta la necessità di assistenza specialistica a scuola. I destinatari dovevano inoltre frequentare la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del Comune di Messina. Il servizio ha portato alla piena integrazione dei minori con disabilità nell’ambito della vita familiare, sociale e nei percorsi dell’istruzione scolastica, nonché nell’ambito delle attività ricreative grazie a una serie di interventi di integrazione/inclusione. Gli obiettivi del Piano personalizzato sono stati:

  • stimolare e sostenere i processi di apprendimento;
  • sostenere e acquisire maggiore autonomia;
  • promuovere e supportare l’integrazione sociale;
  • permettere la fruizione di servizi riabilitativi integrati;
  • mantenere le attività di base;
  • potenziare le capacità residue e/o inespresse;
  • arricchire la modalità di comunicazione;
  • ampliare la capacità di scelte operative;
  • migliorare la qualità della vita.

Il piano non ha sostituito ma integrato le attività assistenziali di base e didattiche di competenza dell’istituzione scolastica. Il monitoraggio del progetto è stato sistematico e ha offerto un quadro corretto sull’andamento del servizio gestito ma, in generale, il progetto è stato monitorato anche per tenere sotto controllo l’andamento del processo e i suoi risultati.

 

  1. Messina Family Card Azioni sociali a contrasto dell’emergenza Covid-19

Il progetto ha voluto supportare i nuclei familiari e le persone in condizione di disagio socioeconomico, anche temporaneo, dovuto e/o aggravato dall’impatto dell’epidemia Covid-19. L’intervento ha sostenuto l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità tramite l’erogazione di buoni spesa. Il target di riferimento è stato composto da nuclei familiari:

  • che avevano subito una perdita di entrate reddituali causata dalla cessazione obbligatoria dell’attività produttiva in seguito alle norme di contrasto all’epidemia;
  • che avevano subito una perdita di entrate reddituali a causa di un licenziamento;
  • in stato di bisogno (indigenza/necessità).

L’acquisto di beni di prima necessità, l’aiuto e il supporto sono stati utili per evitare l’aggravamento di alcune realtà sociali fragili preesistenti, ma anche per far fronte alla vulnerabilità sperimentata da molti nuclei familiari che prima della pandemia provvedevano autonomamente alle loro necessità. L’Amministrazione Comunale ha individuato i destinatari del progetto tra quelli più esposti alle conseguenze economiche causate dalla pandemia e tra quelli in stato di bisogno, dando la priorità a coloro che non erano assegnatari di sostegno pubblico. L’attuazione del progetto ha visto tre fasi:

  • individuare e assegnare i buoni spesa a specifici destinatari;
  • stilare l’elenco degli esercizi commerciali che hanno ricevuto i buoni spesa;
  • rendicontare e liquidare somme in ragione dei voucher incassati.

 

Il periodo del finanziamento del buono spesa è dipeso dalla durata della situazione emergenziale e delle conseguenze delle misure restrittive imposte. La spesa per i buoni “Messina Family Card” ha fatto parte del “Fondo Emergenza Covid-19”. I buoni erano assimilabili a voucher sociali e consistevano in erogazioni sostitutive di contributi economici.

 

  1. Messina Family Card Azioni sociali a contrasto dell’emergenza Covid-19

Il progetto ha sostenuto i nuclei familiari e le persone in condizione di disagio socioeconomico, anche temporaneo, dovuto e/o aggravato dall’impatto dell’epidemia Covid-19. L’intervento ha favorito l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità tramite l’erogazione di buoni spesa. Il target di riferimento è stato composto da nuclei familiari:

  • che avevano subito una perdita di entrate reddituali causata dalla cessazione obbligatoria dell’attività produttiva in seguito alle norme di contrasto all’epidemia;
  • che avevano subito una perdita di entrate reddituali a causa di un licenziamento;
  • in stato di bisogno (indigenza/necessità).

Nell’assegnare i buoni si è data priorità ai soggetti che non potevano accedere ad altre forme di sostegno al reddito previste a livello nazionale e regionale.

L’acquisto di beni di prima necessità è stato utile per evitare l’aggravamento di alcune realtà sociali fragili preesistenti, ma anche per far fronte alla vulnerabilità sperimentata da molti nuclei familiari che prima della pandemia provvedevano autonomamente alle loro necessità. L’Amministrazione Comunale ha individuato i destinatari del progetto tra quelli più esposti alle conseguenze economiche causate dalla pandemia e tra quelli in stato di bisogno, dando la priorità a coloro che non erano assegnatari di sostegno pubblico. L’attuazione del progetto ha visto tre fasi:

  • individuare e assegnare i buoni spesa a specifici destinatari;
  • stilare l’elenco degli esercizi commerciali che hanno ricevuto i buoni spesa;
  • rendicontare e liquidare somme in ragione dei voucher incassati.

La spesa per i buoni “Messina Family Card” ha fatto parte del “Fondo Emergenza Covid-19”. I buoni erano assimilabili a voucher sociali e consistevano in erogazioni sostitutive di contributi economici.